Fisico e filosofo della natura (Pisa
1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico
della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e
Firenze
(dal 1574). Il 5 settembre 1580 (1581 secondo il calendario pisano) fu
immatricolato fra gli "scolari artisti" all'ateneo pisano. Abbandonata
nel 1585 l'università, senza conseguire alcun titolo, G. sotto la guida
di Ostilio Ricci, membro dell'Accademia fiorentina del Disegno,
intraprese la lettura di Euclide
e Archimede. Ben presto progredì a tal punto negli studî da essere in
grado a sua volta di tenere lezioni private ad alcuni allievi a Firenze e
a Siena. Risalgono a questo periodo i suoi primi scritti: i frammenti Theoremata circa centrum gravitatis solidorum, sulla determinazione dei baricentri