Konu özeti
Settimana I
In questa lezione si Usano i seguenti libri: Storia della Letteratura Italiana II Il Trecento, Direttori Emilio Cecchi-Natalino Sapegno Garzanti, Milano, 1965.
I Classici Italiani II a cura di Givanni Getto, Mursia, Milano, 1964.
FRANCESCO PETRARCA, RIASSUNTO - Francesco Petrarca è nato ad Arezzo nel 1304 da Ser Petracco, un notaio fiorentino che faceva parte del gruppo dei Bianchi, esiliato come Dante nel 1302 in seguito alla vittoria dei Neri, e da Eletta Canigiani. Nel 1312 il padre si è trasferito ad Avignone, dove lavorava presso la corte Pontificia, ed ha collocato moglie e figli a Carpentras, dove Francesco Petrarca ha iniziato a studiare guidato da Convenevole da Prato.
Settimana II
A causa dell'esilio paterno, il giovane Francesco trascorse l'infanzia in diversi luoghi della Toscana – prima ad Arezzo (dove la famiglia si era rifugiata in un primo tempo), poi a Incisa e Pisa – dove il padre era solito spostarsi per ragioni politico-economiche. In questa città il padre, che non aveva perso la speranza di rientrare in patria, si era riunito ai guelfi bianchi e ai ghibellini nel 1311 per accogliere l'imperatore Arrigo VII. Secondo quanto affermato dallo stesso Petrarca nella Familiares, XXI, 15 indirizzata all'amico Boccaccio, in questa città avvenne, probabilmente, il suo unico e fugace incontro con l'amico del padre, Dante.
Settimana III
Per comprendere le opere di Francesco Petrarca occorre premettere che ci troviamo di fronte a una figura di intellettuale estremamente diversa, e nuova, rispetto ai precedenti più prossimi, ovvero rispetto a Dante e Boccaccio che erano vissuti in una dimensione comunale.
https://www.sololibri.net/Petrarca-cose-da-sapere-vita-opere-poesie.html
Settimana IV
Con lui il latino torna ad essere la lingua della classicità e Petrarca è considerato un pre-umanista, non solo in quanto la sua visione del mondo antico è priva delle deformazioni in chiave cristiana della cultura medievale, ma soprattutto in quanto il poeta ha fondato la filologia come scienza moderna, ritrovando vari testi della latinità e acquisendo una padronanza della lingua dell'antica Roma sconosciuta fino a pochi anni prima.
Settimana VI
I Trionfi sono un poema allegorico in volgare italiano in terzine scritto da Francesco Petrarca, e articolato in dodici capitoli raggruppati in sei Triumphi, ciascuno dedicato ad una visione ottenuta dal poeta in sogno. È quindi presente una successione di sei trionfi: Amore, Pudicizia, Morte, Fama, Tempo ed Eternità.
Settimana X
Egli pensa che l’Italia, dopo aver raggiunto l’indipendenza, l’unità geografica e la pace, possa continuare il suo compito di custode delle civiltà e della cultura.
Ammira e ama profondamente Roma, che deve riprendere la sua funzione di centro spirituale e politico d’Italia.https://doc.studenti.it/appunti/italiano/francesco-petrarca-vita-opere-principali.html
Settimana XI
Il poeta è sempre stato un uomo pieno di dubbi. E’ importante almeno accennare, quando si parla della sua vita, al suo tormento interiore. L’ Io -diviso fra peccati e pentimenti, amori e vanità- è presente in tutte le sue opere.
https://www.notizie.it/cultura/2019/07/19/petrarca-vita-opere/
Settimana XII
L’incoronazione poetica. La fama di Petrarca incominciava intanto a diffondersi e ben presto, anche grazie all’interessamento di amici potenti e alle sollecitazioni dello stesso poeta, ebbe il suo alto riconoscimento ufficiale. È Petrarca stesso a informarci, con una punta di vanità, che il 1° settembre 1340 gli giunsero contemporaneamente lettere con cui sia il senato di Roma sia l’università di Parigi gli offrivano la corona di poeta. Egli accettò la proposta del senato romano e fu incoronato solennemente a Roma, in Campidoglio, l’8 aprile 1341; ottenne anche alcuni vantaggi economici e giuridici che spettavano ai professori universitari.
http://www.letteraturaitaliana.net/autori/francesco_petrarca.html
Settimana XIII
L’inquietudine e il tormento, mai superati nei fatti, sono ricomposti in qualche modo nella forma, che scorre limpida, equilibrata e armoniosamente perfetta: la lingua volgare è, infatti, modellato sulle strutture morfo-sintattiche di quella latina e il lessico è accuratamente selezionato, con l’esclusione di vocaboli troppo espressivi, realistici o anche solo fonicamente aspri.
https://www.scuolissima.com/2013/10/petrarca-vita-amore-laura-opere.html