Konu özeti
Konu 1
Si spiega agli studenti i lineamenti di storia letteraria: realismo e idealismo rinascimentale tramite delle opere degli scrittori e poeti del Cinquecento.
Konu 2
In questa lezione si parla dell'opera piu' nota "Orlando Furioso" del letterario italiano Ludovico Ariosto e si discute dei lineamenti di storia letteraria: Orlando Furioso.
Konu 3
Pensatore e letterato (
Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, sappiamo che studiò grammatica dal 1476, abaco dal 1480, e che dal 1481 seguì le lezioni di grammatica di ser Paolo Sasso daRonciglione nello Studio fiorentino. Fra i classici latini, almeno storici come Livio e Giustino ebbe fra le mani fin dall'adolescenza; e alla piena giovinezza dovrebbe appartenere una lettura filosoficamente impegnativa come quella di Lucrezio, documentata dal ms. Vaticano Rossiano 884, copia autografa e firmata del De rerum natura (e dell'Eunuchus terenziano). È anche possibile che dopo il 1494 M. frequentasse le lezioni di Marcello Virgilio allo Studio. Non c'è prova che conoscesse il greco.
Konu 4
Letterato e storico (
Firenze 1483 - Arcetri 1540); intraprese gli studî di diritto canonico e civile a Firenze che concluse nel 1505, divenendo, nello stesso anno, lettore di istituzioni di diritto civile; ambasciatore in Spagna dal 1512 al 1514, tornò a Firenze nel gennaio di tale anno e ottenne cariche pubbliche (fu degli "Otto di balia" che avevano sostituito i Dieci, e, più tardi, priore); avvocato concistoriale e governatore diModena (1516-24), grazie al favore di Leone X, nel 1524, in segno di riconoscimento delle doti di energia e fermezza dimostrate, ebbe la presidenza dellaRomagna ; più tardi (1526) entrò in grande dimestichezza con Clemente VII. Gli eventi dell'anno seguente costrinsero G. a ritirarsi nella sua villa di Finocchieto, ma nel 1529 fu, come amico del papa, minacciato di arresto e, mentre era a Bologna ove doveva aver luogo la riconciliazione di Clemente VII e Carlo V, il governo fiorentino lo dichiarò ribelle e ordinò la confisca dei suoi beni. Ritiratosi aRoma , tornò a Firenze soltanto dopo la caduta della repubblica (24 settembre 1530).
Konu 5
Il corso intende presentare possibili percorsi e metodologie per l’insegnamento della lingua e della letteratura italiana.
Verranno quindi proposte alcune tematiche di ambito linguistico e letterario per sperimentare specifici percorsi e modalità didattiche.
Il corso si propone di introdurre lo studente alla lettura e all’analisi del film in lingua italiana attraverso una selezione antologica di testi di riferimento.
Questa lezione è un ripasso dei concetti appresi durante il tremestre. In questa lezione oltre a fare un ripasso generale di tutti gli argomenti, si fa anche la valutazione degli studenti.
Konu 6
Il corso intende presentare possibili percorsi e metodologie per l’insegnamento della lingua e della letteratura italiana.
Verranno quindi proposte alcune tematiche di ambito linguistico e letterario per sperimentare specifici percorsi e modalità didattiche.
Questa lezione è un ripasso dei concetti appresi durante il tremestre. In questa lezione oltre a fare un ripasso generale di tutti gli argomenti, si fa anche la valutazione degli studenti.
Konu 7
Controriforma La vasta azione svolta dalla Chiesa cattolica nel 16° sec. e in parte del 17° per restaurare una più intensa, viva, sincera e disciplinata vita religiosa, realizzando quella «riforma nel capo e nelle membra», già discussa nei concili del 15° sec. e resa ancor più urgente dal dilagare della Riforma protestante nel 16° sec. (v. fig.).
La C. operò nel campo del dogma e in quello della disciplina ecclesiastica, tra il clero/">clero e il laicato, con mezzi religiosi, politici, giudiziari, sul terreno culturale e su quello delle armi; agì con particolare intensità tra il quinto e il nono decennio del 16° sec., ma la sua opera si protrasse sino a che, con la pace di
Vestfalia (1648), apparvero ormai decise le sorti religiose d’Europa e tracciati i confini territoriali fra le confessioni.
Konu 8
Poeta (
Sorrento 1544 -Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della favola pastorale Aminta (1573), in cui riprese i motivi sentimentali e idillici della tradizione bucolica classica, T. rinnovò il poema cavalleresco con laGerusalemme liberata (ultimata nel 1575), rielaborazione di un evento storico in cui l'autore inserì temi diversi per presentare la visione di un mondo pieno di conflitti e di contraddizioni, nel quale lottano da una parte le potenze angeliche e il senso cristiano del meraviglioso, dall'altra le potenze infernali e la magia diabolica. T. dedicò gli ultimi anni di vita alla riscrittura delle sue opere e alla composizione di nuovi testi di soggetto religioso.
Konu 9
barocco Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in
Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.Dalla fine del Seicento, l’aggettivo francese baroque, tratto dal portoghese barroco (irregolare, riferito alla forma della perla scaramazza), acquisì il senso generico di «stravagante», «bizzarro». Il termine compare, con questo significato, nella storiografia e nella critica artistica e architettonica dalla fine del 18° sec.: nel Dictionnaire de Trevoux (1771) è così definita la pittura che non segue le tradizionali regole sulle proporzioni ma il capriccio dell’artista; i teorici del neoclassicismo (J.J. Winckelmann,
F. Milizia ) assumono a proposito dell’arte e dell’architettura diF. Borromini , G.L. Bernini, Pietro da Cortona, lo stesso valore negativo, in opposizione all’arte classica e rinascimentale. Il senso del termine perde la sua connotazione negativa con gli studi di H. Wölfflin (1888), di A. Schmarsow (1897), diA. Riegl (1908), che riconducono la questione all’ambito della storia degli stili, precisando del b. le caratteristiche identificative.
Konu 10
Filosofo (Stilo,
Reggio di Calabria , 1568 -Parigi 1639). Entrato adolescente nell'ordine dei domenicani, venne formando la sua cultura filosofica soprattutto con la lettura dei platonici e di Telesio; a Napoli, dove si recò assai presto per contese con i suoi confratelli inCalabria , strinse amicizia con G. B. Della Porta interessandosi a ricerche e pratiche di magia e di astrologia. A Napoli pubblicò la Philosophia sensibus demonstrata (1591) e fu sottoposto a un processo per eresia (1592); successivamente aPadova subì un altro analogo processo e ancora un terzo aRoma (1596), terminato con la condanna e l'abiura; poco dopo un altro processo lo obbligò al ritorno in Calabria. Frattanto aveva scritto fra l'altro De Monarchia christianorum (1593), De regimine Ecclesiae (1593), Discorsi ai Principi d'Italia (1594), Dialogo contro Lutero, Calvinisti e altri eretici (1595). Le linee fondamentali del pensiero di C. sono già definite: l'antiaristotelismo, il panvitalismo, l'idea di una riforma politico-religiosa, il quadro astrologico-magico.
Konu 11
Fisico e filosofo della natura (
Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa eFirenze (dal 1574). Il 5 settembre 1580 (1581 secondo il calendario pisano) fu immatricolato fra gli "scolari artisti" all'ateneo pisano. Abbandonata nel 1585 l'università, senza conseguire alcun titolo, G. sotto la guida di Ostilio Ricci, membro dell'Accademia fiorentina del Disegno, intraprese la lettura diEuclide e Archimede. Ben presto progredì a tal punto negli studî da essere in grado a sua volta di tenere lezioni private ad alcuni allievi a Firenze e aSiena . Risalgono a questo periodo i suoi primi scritti: i frammenti Theoremata circa centrum gravitatis solidorum, sulla determinazione dei baricentri
Konu 12
Il corso intende presentare possibili percorsi e metodologie per l’insegnamento della lingua e della letteratura italiana.
Verranno quindi proposte alcune tematiche di ambito linguistico e letterario per sperimentare specifici percorsi e modalità didattiche.
Konu 13
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non potè fare gran presa sui cultori della poesia drammatica che rimasero fedeli, per indole e per educazione, alle forme e al linguaggio ereditati dal teatro del Rinascimento. Perciò quello che fu detto bene il «vizio della parola», nel teatro del Seicento (quello, s'intende, lievitato dalla poesia) appare solo per eccezione: l'abuso delle metafore, il concettismo, e gli altri mezzi o mezzucci verbali che incontriamo nella lirica del secolo, sono quasi sempre assenti.
Konu 14
Questa lezione è un ripasso dei concetti appresi durante il tremestre. In questa lezione oltre a fare un ripasso generale di tutti gli argomenti, si fa anche la valutazione degli studenti.