Konu özeti
I. SETTIMANA
INTRODUZIONE ALLA LETTERATURA RISORGIMENTALE ITALIANA
Si spiega agli studenti i lineamenti di storia letteraria: realismo e idealismo risorgimentale tramite delle opere degli scrittori e poeti del XVIII. e XIX. secolo. Risorgimento Termine storiografico usato per indicare quel complesso processo spirituale e politico, quella serie di trasformazioni economiche e sociali, di atteggiamenti letterari e culturali, di eventi diplomatici e militari, che tra la fine del Settecento e l’Ottocento, intrecciandosi e contrastandosi, portarono l’
Italia dal secolare frazionamento politico all’unità, dal dominio straniero all’indipendenza nazionale, dall’assolutismo monarchico allo Stato liberale e costituzionale sotto la dinastia sabauda.
II. SETTIMANA
- IL ROMANZO STORICO ITALIANO
Il romanzo storico è caratterizzato da una commistione di storia ed invenzione. Le vicende sono ambientate in una precisa e riconoscibile epoca storica e, in genere, sono presenti sia personaggi realmente esisti che personaggi di fantasia. L’autore di un romanzo storico rievoca epoche, personaggi ed ambienti del passato con ricchezza di particolari e precisione documentaria, mescolando liberamente fantasia e realtà, vicende accadute con altre di pura invenzione, storie private di un singolo personaggio con storie collettive di popoli.
III. SETTIMANA
- IPPOLITO NIEVO – LE OPERE E LA VITA
In questa lezione si parla dell'opera piu' nota "Le confessioni di un italiano" del letterario italiano Ippolito Nıevo e si discute dei lineamenti di storia letteraria: "Le confessioni di un italiano".
Durante gli anni della gioventù realizza alcuni poemetti, ma si occupa anche della traduzione di autori classici, tra cui Luciano di Samosata, Saffo e Orazio. Nel 1774 traduce la "Berenice" di Jean Racine.Tre anni più tardi Ippolito Pindemonte scrive, influenzato dalla "Merope" del marchese Scipione Maffei, l'"Ulisse", cioè la sua prima tragedia.
Successivamente è costretto a girare l'Italia per motivi di salute. Soggiorna, così, a Roma e a Napoli, ma ha modo di fermarsi anche in Sicilia e a Malta, prima di fare tappa a Firenze sulla via del ritorno. Questo lungo peregrinare gli permette di ampliare notevolmente la propria rete di relazioni. A Roma, per esempio, viene ammesso al circolo letterario dell'Arcadia.
IV. SETTIMANA
- ALESSANDRO MANZONI – LE OPERE E LA VITA
In questa lezione si parla dell'opera piu' nota "I promessi sposi" del letterario italiano Alessandro Manzoni e si discute dei lineamenti di storia letteraria: "I promessi sposi". Alessandro Manzoni nasce a Milano nel 1785 da Giulia Beccaria, figlia dell’illuminista Cesare Beccaria. I primi anni di collegio lasciano in lui un ricordo del tutto negativo ma lo avviano alla conoscenza di autori moderni come Alfieri e Parini e alla lettura dei pensatori francesi illuministi: la discendenza da Beccaria e l’ambiente milanese pongono sicuramente delle solide basi per il pensiero di Manzoni che, come vedremo fra poco, recepisce molti elementi dalla cultura illuminista rielaborandoli poi secondo la sua personale visione del mondo.
V. SETTIMANA
- I PROMESSI SPOSI DI MANZONI – I
In questa lezione si parla dell'opera piu' nota "I promessi sposi" del letterario italiano Alessandro Manzoni e si discute dei lineamenti di storia letteraria: "I promessi sposi". I promessi sposi sono il primo romanzo della letteratura italiana. Un lavoro di ben ventuno anni servì a Manzoni per terminare il suo capolavoro, con cui avrebbe cambiato per sempre la storia della nostra letteratura. Questo romanzo, infatti, non è solo un’opera nata per il diletto; la sua importanza attraversa diversi piani. Manzoni cercava di andare incontro a un pubblico ampio che mostrasse interesse a comprendere le radici del proprio passato e a trarne un insegnamento morale, in particolare riguardo al problema del dolore nella propria esistenza.
VI. SETTIMANA
I PROMESSI SPOSI DI MANZONI – II
In questa lezione si parla dell'opera piu' nota "I promessi sposi" del letterario italiano Alessandro Manzoni e si discute dei lineamenti di storia letteraria: "I promessi sposi". Risolti i problemi strutturali, trasformata la materia documentaristica in forza narrativa, risolto l’intreccio, a Manzoni restava ancora da risolvere il problema della lingua. Nel 1827 andò a Firenze e lì trovò la soluzione: la lingua che stava cercando era quella fiorentina parlata dalle classi colte, «viva, agile, reale» (Migliorini), e la trova davanti a sé, miracolosamente. Manzoni è consapevole che il popolo italiano aveva bisogno di una lingua unitaria, in cui riconoscersi. L’operazione poté dirsi felicemente compiuta con la pubblicazione della seconda edizione del romanzo, nel 1840 (edizione a fascicoli conclusasi nel 1842): la “quarantana”, l’edizione definitiva.
VII. SETTIMANA
FRANCESCO DE SANCTIS E LA CRITICA LETTERARIA
In questa lezione si parla dell'opera piu' nota "Storia della letteratura italiana" del letterario italiano Francesco De Sanctis e si discute dei lineamenti di storia letteraria: "Storia della letteratura italiana". Nato in provincia di Avellino, compì gli studi a Napoli presso uno zio; passò quindi alla scuola dello studioso purista B. Puoti, di cui presto divenne collaboratore. Nel 1839 aprì una propria scuola privata di lingua e grammatica, che mantenne anche dopo la nomina a professore presso il Real Collegio Militare della Nunziatella (1841). Frattanto l'orizzonte dei suoi interessi si andava estendendo all'estetica e alla storia: le letture lo portarono a contatto con le più recenti e importanti correnti letterarie, filosofiche e politiche d'Europa. Nel 1848, per aver preso parte all'insurrezione napoletana, fu destituito dalla Nunziatella e accettò un posto di precettore presso un nobile di Cosenza; nel dicembre 1850 venne arrestato e rimase in carcere fino al 1852.
VIII. SETTIMANA
GIACOMO LEOPARDI – LE OPERE E LA VITA
In questa lezione si parla dell'opera piu' nota "I Canti" del letterario italiano Giacomo Leopardi e si discute dei lineamenti di storia letteraria:"I canti". Poeta italiano (Recanati 1798-Napoli 1837). Sulla formazione della sua personalità di pensatore e di poeta molto si è detto. Anche respingendo le tesi positivistiche, e soprattutto le facili interpretazioni psicologiche, non si può fare a meno di riconoscere che l'ambiente familiare e provinciale in cui Leopardi visse e lo stato di salute che lo angustiò per tutta la vita dovettero avere su di lui un peso non indifferente, anche se non determinante. L'ambiente familiare era quello di una piccola e antica nobiltà di provincia, chiusa e altezzosa, che reagiva ostilmente al grande rinnovamento intellettuale e sociale europeo della fine del sec. XVIII. Il padre, Monaldo, incapace quasi per obbligo di casta di amministrare il patrimonio familiare, tanto che fu soppiantato dalla moglie, la marchesa Adelaide Antici, nel governo della casa, si dilettava di studi umanistici, e fu uno dei primi maestri del figlio, che apprese da lui quella erudizione accademica dalla quale presto si distaccò.
IX. SETTIMANA
LEOPARDI – I CANTI
In questa lezione si parla dell'opera piu' nota "I Canti" del letterario italiano Giacomo Leopardi e si discute dei lineamenti di storia letteraria:"I canti".
O patria mia, vedo le mura e gli archi
E le colonne e i simulacri e l'erme
Torri degli avi nostri,
Ma la gloria non vedo,
Non vedo il lauro e il ferro ond'eran carchi
I nostri padri antichi. Or fatta inerme,
Nuda la fronte e nudo il petto mostri.
Oimè quante ferite,
Che lividor, che sangue! oh qual ti veggio,
Formosissima donna! Io chiedo al cielo
E al mondo: dite dite;
Chi la ridusse a tale? E questo è peggio,
Che di catene ha carche ambe le braccia;
Sì che sparte le chiome e senza velo
Siede in terra negletta e sconsolata,
Nascondendo la faccia
Tra le ginocchia, e piange.
Piangi, che ben hai donde, Italia mia,
Le genti a vincer nata
E nella fausta sorte e nella ria.
X. SETTIMANA
UGO FOSCOLO – LE OPERE E LA VITA
In questa lezione si parla dell'opera piu' nota Ultime lettere di Jacopo Ortis" del letterario italiano Ugo Foscolo e si discute dei lineamenti di storia letteraria:"Ultime lettere di Jacopo Ortis".
Niccolo Macchiavelli nasce a Zante, un’isola greca nel mar Ionio al cui ricordo dedicherà il sonetto a Zacinto, il 6 febbraio 1778. Il padre Andrea è un medico veneziano, mentre la madre Diamantina Spathis è di origine greca: l’origine e il collegamento ideale con la poesia di Omero e di Teocrito saranno sempre un punto fisso per Foscolo. Nel 1785 la famiglia si trasferisce a Spalato, a seguito della professione di Andrea Foscolo, che però muore nel 1788. Foscolo e la madre nel 1792 si spostano a Venezia, dove il giovane Ugo frequenta la scuola di San Cipriano a Murano e la Biblioteca Marciana, entrando in contatto con alcuni importanti intellettuali e letterati del tempo, tra cui Melchiorre Cesarotti e Ippolito Pindemonte, oltre a Isabella Teotochi Albrizzi, di cui il poeta si innamora. In questi anni Foscolo inizia la propria formazione poetica, con la lettura dei classici greci, latini (in particolare Tibullo, Ovidio e Orazio) e italiani (tra cui Dante, Parini, ALfieri oltre a Vincenzo Monti) e la scoperta del pensiero degli illuinisti e di Jean Jacques Rousseau . Sotto l’influsso delle idee giacobine, Foscolo si avvicina anche alla politica, coltivando gli ideali di libertà e indipendenza nazionale.
XI. SETTIMANA
UGO FOSCOLO- ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS
- In questa lezione si parla dell'opera piu' nota Ultime lettere di Jacopo Ortis" del letterario italiano Ugo Foscolo e si discute dei lineamenti di storia letteraria:"Ultime lettere di Jacopo Ortis".
La scena dell’incontro con Parini si apre su un paesaggio serale, in un boschetto di tigli 1 che ospita il dialogo tra l’anziano poeta (che nella realtà morirà di lì a pochi mesi, nell’agosto 1799) e il giovane ed impetuoso Jacopo, in pellegrinaggio per l’Italia dopo l’allontamento dai Colli Euganei e dall’amore impossibile per Teresa. La descrizione che Jacopo fa di Parini è funzionale alla polemica sulla situazione politica italiana ed è fortemente venata di tratti alfieriani (basti pensare ad opere come Della tirannide o Del principe e delle lettere):
XII. SETTIMANA
LA SCAPIGLIATURA
Si spiega agli studenti i lineamenti di storia letteraria: la Scapigliatura. A partire dagli anni Sessanta dell’Ottocento nasce in Italia, in particolare a Milano, un movimento artistico e letterario contraddistinto dal nome di Scapigliatura. Gli autori di questo movimento si caratterizzano per una reazione al Romanticismo italiano (individuato nelle opere di Leopardi e Manzoni), e una ribellione contro la cultura risorgimental-borghese, e, più in generale, contro i conformismi e le ipocrisie della società ufficiale. Questo rifiuto si concretizza per gli "scapigliati" - termine che designa appunto il loro aspetto trasandato e ribelle - nella scelta di un'esistenza ai margini della società, che si nutre del disprezzo per il quieto vivere borghese e coltiva il "maledettismo" come stile di vita alternativo e anticonformistico.
XIII. SETTIMANA
IL VERISMO E GIOVANNI VERGA – LUIGI CAPUANA
Si spiega agli studenti i lineamenti di storia letteraria: il verismo.
Siciliano come gli altri due rappresentanti del cosiddetto verismo italiano, Luigi Capuana e Federico De Roberto, Giovanni Verga elabora la sua poetica a contatto con le più vivaci correnti culturali italiane ed europee: la letteratura campagnola e la corrente del realismo a Firenze prima, la scapigliatura milanese e il naturalismo francese poi. Ma il suo contributo più profondo alla letteratura è ancora dovuto alla sua terra d’origine, dalla quale Verga fa emergere – elaborata in un’invenzione linguistica di rara potenza – la disperata concezione di una vita di sconfitte, senza futuro di riscatto, una vita di "vinti".
XIV. SETTIMANA
RIPASSO GENERALE
Di questa dimensione totalizzante e divorante della legge economica è testimone la seconda e ultima opera del ciclo dei vinti, il Mastro Don Gesualdo, pubblicato per la prima volta nel 1888 sulla "Nuova Antologia" e quindi, in una redazione fortemente rielaborata, in volume dell’anno seguente. Ambientato nella pianura catanese, il romanzo è interamente costruito intorno alla figura di Don Gesualdo e alla sua ossessiva lotta per la conquista della ricchezza, la "roba", a cui il protagonista sacrifica ogni altra dimensione privata e affettiva, finendo per morire solo e abbandonato.