Konu özeti

  • Settimana I

    INTRODUZIONE ALLA STORIA DELLA LETTERATURA ITALIANA
    LA NASCITA DEL VOLGARE

    Verranno quindi proposte alcune tematiche di ambito linguistico e letterario per sperimentare specifici percorsi e modalità didattiche.

     Il corso si propone di introdurre lo studente alla lettura e all’analisi del film in lingua italiana attraverso una selezione antologica di testi di riferimento.


  • Settimana II

    In questa lezione si parla di "LA POESIA TROBADORICA E L’ITALIA

    Questa lezione è un ripasso dei concetti appresi durante il tremestre. In questa lezione oltre a fare un ripasso generale di tutti gli argomenti, si fa anche la valutazione degli studenti.

  • Settimana III

    SAN FRANCESCO D’ASSISI : CANTICO DELLE CREATURE

    In questa lezione si parla di SAN FRANCESCO D’ASSISI : CANTICO DELLE CREATURE

    Questa lezione è un ripasso dei concetti appresi durante il tremestre. In questa lezione oltre a fare un ripasso generale di tutti gli argomenti, si fa anche la valutazione degli studenti.

  • Settimana IV

    Il corso intende presentare possibili percorsi e metodologie per l’insegnamento della lingua e della letteratura italiana.
    La scuola siciliana, Scuola Movimento letterario che diede luogo a una vasta produzione lirica in volgare, e che si svolse durante i primi tre quarti del 13° sec., con centro nella corte di Federico II re di Sicilia e dei suoi figli, specialmente di Manfredi. La denominazione, che risale a Dante (De vulg. eloq. I, XII, 4), tiene conto del titolo regale di Federico II e poi di Manfredi, e del fatto che siciliani (specie di Messina e Palermo) o meridionali o comunque legati alla corte siciliana furono i verseggiatori, e fondamentalmente siciliano il linguaggio, sebbene nobilitato per effetto della cultura provenzale e latina e livellato dalla tendenza inconsapevole a un ideale linguistico, fonetico e lessicale unitario.

  • Settimana V

    LA NASCITA DEL SONETTO

    GIULLARI E TROVATORI

     Verranno quindi proposte alcune tematiche di ambito linguistico e letterario per sperimentare specifici percorsi e modalità didattiche.

    sonetto Composizione metrica, (dal francese antico sonet «canzone, canzonetta»), di carattere prevalentemente lirico, composta di 14 versi (quasi sempre endecasillabi nella letteratura italiana), distribuiti in 2 quartine e 2 terzine, con rime disposte secondo precisi schemi. Nel suo schema originario il s. si compone di una prima parte costituita da 8 endecasillabi rimati alternativamente ABABABAB e di una seconda parte costituita da 6 endecasillabi rimati CDECDE o CDCDCD. L’ideazione del s. è attribuita a Giacomo da Lentini, che secondo la tesi romantica l’avrebbe costruito unendo due strambotti, metro popolareggiante; tale tesi è stata per lo più abbandonata a favore dell’ipotesi, espressa già nel 16° sec., che individua nella stanza di canzone la fonte d’ispirazione.
  • Settimana VI

    In questa lezione si parla di LA SCUOLA TOSCANA

    Il corso si propone di introdurre lo studente alla lettura e all’analisi del film in lingua italiana attraverso una selezione antologica di testi di riferimento


  • Settimana VII

    In questa lezione si parla di

    IL DOLCE STIL NOVO

    Il corso intende presentare possibili percorsi e metodologie per l’insegnamento della lingua e della letteratura italiana.


  • Settimana VIII

    In questa lezione si parla di GIACOMO DA LENTINI : IO M’AGGIO POSTO IN CORE

    GIACOMO (Iacopo) da Lentini. - Detto il Notaro per antonomasia, nacque a Lentini, nella Sicilia orientale (cfr. Poesie, ed. Antonelli, II, v. 63; XII, v. 54; Dubbie, 1, v. 24), probabilmente tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo.


  • Settimana IX

    In questa lezione si parla di GIACOMO DA LENTINI : MADONNA DIR VO VOGLIO

    GIACOMO (Iacopo) da Lentini. - Detto il Notaro per antonomasia, nacque a Lentini, nella Sicilia orientale (cfr. Poesie, ed. Antonelli, II, v. 63; XII, v. 54; Dubbie, 1, v. 24), probabilmente tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo.


  • Settimana X

    In questa lezione si parla di GUIDO GUINIZZELLI: LO VOSTRO BEL SALUTO

    GUIDO Guinizzelli (Guinizelli). - Il poeta che Dante nomina in Purgatorio, XXVI, 94 ("son Guido Guinizzelli e già mi purgo / per ben dolermi prima ch'a lo stremo") è presentato dai canzonieri antichi come "Messer Guido Guinizelli di Bolongna" (così il Vat. lat. 3793, della Biblioteca apost. Vaticana, a c. 126v e passim: altrove "Messer Guido di Guinizello di Bolongna"; formula confermata dal Redi 9 della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, "Messer Guido Guinisselli da Bologna", e dal Banco rari 217 ex Palatino 418 della Biblioteca nazionale di Firenze, "Messer Guido Guiniçelli di Bologna", a parte qualche caso di rubrica accorciata).


  • Settimana XI

    In questa lezione si parla di GUIDO CAVALCANTI: VOI CHE PER GLI OCCHI

    CAVALCANTI, Guido. - Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale anno.


  • Settimana XII

    In questa lezione si parla di DANTE ALIGHIERI: TANTO GENTILE

    Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché alla cinquecentesca accezione di «canzoniere» involontariamente s'associa, dopo l'esperienza petrarchesca, l'idea d'un'opera unitaria, dell'avventura organica d'un'anima, e si tende così a riportare al Duecento l'esigenza d'una cosciente costruzione psicologica almeno tanto quanto stilistica, chiusa nell'armatura d'una storia perspicua, e nella quale lo stile è, appunto, anzitutto quello sforzo perenne d'eliminazione e semplificazione.


  • Settimana XIII

    In questa lezione si parla di FRANCESCO PETRARCA: VOI CH’ASCOLTATE

    PETRARCA, Francesco. – Di nessun altro uomo vissuto nella sua epoca o nelle precedenti abbiamo simile mole di notizie, e per lo più da sue testimonianze, spesso divergenti e sempre rielaborate per costruire un’autobiografia ideale: anche se non sono inattendibili, lasciano però margini d’incertezza. Dubbia è persino la data di nascita di Petrarca, tradizionalmente fissata nella notte tra il 19 e il 20 luglio 1304 (Seniles, VIII 1: 20 luglio 1366), ad Arezzo, in una casa nella via o borgo dell’Orto; figlio del notaio Petracco (Pietro Petraccolo) di Parenzo e di Eletta (o Laeta) Canigiani (o Carigiani). Se al patronimico si ispirò poi la scelta del cognome latineggiante, fino alla maturità Petrarca venne chiamato Franciscus de Pentraco (così Boccaccio), o Francisco Petrapchi (o Petraccho, o Petrachus o Petracchus) de Florentia; nelle petizioni si firmò Franciscus Petracchus nel 1348, Petracca nel 1350, Petraccus nel 1351 e, solo nel 1355, Petrarcus.


  • Settimana XIV

    In questa lezione si parla di RIPASSO GENERALE

    volgari medievali

    1. Latino e volgare

    Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano e da un certo punto in poi, come facciamo noi oggi, italiano.