I re agrari

Il territorio pubblico romano (ager populi romani) trae probabilmente la sua origine dalla proprietà collettiva del suolo, che prevale nei popoli primitivi; si estende via via con le terre strappate ai vinti in varia misura, ma di regola, secondo la prassi romana, in quantità non superiore a un terzo del territorio conquistato; cresce enormemente con la seconda guerra punica, per le confische a danno di città ribelli, e giunge a comprendere, all'epoca dei Gracchi, la parte migliore, e forse anche la maggiore, del territorio d'Italia.

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