Topic outline
I. Settimana
- Informazioni generali su come scrivere composizioni Letture in classe. (Brainstorming in classe)
Come scrivere una composizione
COME SCRIVERE UN TEMA
Tema di italiano: l'elaborato più frequente che vi sarà richiesto durante gli anni della scuola. Spesso si pensa che per imparare a scrivere un tema sia necessario un talento o una passione naturale per la scrittura. Niente di più sbagliato: il segreto sta nel seguire le regole e nell'esercitarsi. Per questo vi viene in aiuto questa guida che vi spiega, passo dopo passo, come fare un tema. Che sia per un tema per la scuola elementare, per la scuola media o un tema argomentativo, questa guida ti aiuterà nello svolgimento: schema e scaletta inclusi. Attento però agli errori ortografici più comuni che potrebbero farti fare una brutta figura con l'insegnante.
II. Settimana
Svolgete il tema: “L’estate è passata, ma ...” Lettura in classe. (Brainstorming in classe)
L'estate ...
Il corso intende presentare possibili percorsi e metodologie per l’insegnamento della lingua e della letteratura italiana.
Verranno quindi proposte alcune tematiche di ambito linguistico e letterario per sperimentare specifici percorsi e modalità didattiche.
III. Settimana
Svolgete il tema: “La migrazione nel giorno d’oggi.” Lettura in classe. (Brainstorming in classe)
- Il corso intende presentare possibili percorsi e metodologie per l’insegnamento della lingua e della letteratura italiana.
MIGRAZIONI IERI E OGGI TEMA
Relazione su: Le migrazioni, ieri e oggi. Da poco tempo la nostra società è entrata nel terzo millennio, un periodo che, in futuro, verrà ricordato come l’era del progresso e della tecnologia, ma anche un momento in cui l’uomo si vede costretto a dover superare alcuni ostacoli e problemi che ormai caratterizzano il contesto socio-culturale in cui vive. Sembra difficile pensare, infatti, che, al giorno d’oggi, la maggior parte della popolazione mondiale si trova a lottare contro la fame, cerca disperatamente un lavoro o viene perseguitata per motivi politici. L’uomo vede l’unica soluzione nell’immigrazione dai paesi meno sviluppati, quali quelli del terzo mondo, a quelli più industrializzati.
Oggi non è raro ascoltare notizie che riguardano gli immigrati ed i continui sbarchi di clandestini dall’Africa settentrionale o dall’Europa dell’est alla Sicilia o alla Puglia. È un fenomeno che va avanti da anni ma che non è ancora stato risolto. Inoltre le immigrazioni “spaventano” (il fenomeno, infatti, è conosciuto con il nome di “xenofobia”) la popolazione del paese ospitante. Ovunque si vada si è soliti vedere gente che rifiuta i clandestini e gli extracomunitari ed assume un comportamento del tutto razzista; razzismo che nasce molto spesso dall’ignoranza: la gente solitamente non conosce il motivo per cui chi emigra va alla ricerca di una “speranza” in un paese nuovo fuggendo da paesi devastati da guerre, conflitti etnici e calamità naturali.
IV. Settimana
Svolgete il tema: “L'importanza di conoscere una lingua straniera.” Lettura in classe. (Brainstorming in classe)
Lingua straniera
Verranno quindi proposte alcune tematiche di ambito linguistico e letterario per sperimentare specifici percorsi e modalità didattiche.
L'importanza delle lingue
Al giorno d’oggi, nel mondo in cui viviamo, saper parlare più di una sola lingua è molto importante. In molte occasioni della nostra vita, in ambito lavorativo o anche solo a livello personale, veniamo a contatto con molte persone anche di altri Paesi. Per quanto riguarda l’ambito lavorativo il saper capire e parlare più di una lingua è un aspetto che viene tenuto in buon conto e quindi aumenta la possibilità di trovare un’occupazione, il che al momento attuale è molto importante, in più ti permette di lavorare con più facilità in modo da portare sempre a termine il lavoro nel modo migliore possibile.
Dal punto di vista dell’”uso personale” è un vantaggio. Qualcuno potrebbe anche pensare di poter insegnare le lingue straniere a persone che se ne interessano così da poter fare in modo che la conoscenza di quella lingua possa essere trasmessa anche a coloro che poi la trasmetteranno ad altre persone ancora, in modo che la lingua in un certo senso non “muoia” del tutto. Le lingue straniere che a noi ci potrebbero fare più comodo sono sicuramente l’inglese e il tedesco, però il sapere anche altre lingue come il francese o lo sloveno o per esempio il russo è una cosa che di sicuro non viene sottovalutata. Poi per quanto riguarda l’imparare le lingue “morte” è una cosa che è molto interessante da fare; per esempio sapere il latino o il greco può anche venir utile nella nostra vita quotidiana.
Oppure si possono fare tanti viaggi senza avere problemi una volta arrivati nel paese che si va a visitare ed infine, aspetto non trascurabile, si possono fare molte amicizie anche via internet con persone di altri paesi mettendosi così nelle condizioni di conoscere culture diverse.
Un altro punto che non bisogna trascurare è il fatto che, conoscendo più di una lingua, si capiscono molte più cose anche degli altri Paesi del mondo che magari sapendo una sola lingua non si capirebbero. Quindi ci sono aspetti esclusivamente positivi nel conoscere più di una lingua. Anche dal punto di vista personale è una cosa molto positiva perché come accennato s in precedenza dà una libertà in più rispetto a coloro che parlano soltanto la loro lingua madre e di conseguenza si è avvantaggiati sotto ogni aspetto della vita, che va dall’ambito lavorativo per arrivare fino all’uso personale della lingua.
V. Settimana
Svolgete il tema: “Parlate del film proiettato nell’ambito della settimana di lingua italiana, ‘1200 km di bellezza’.” Lettura in classe. (Brainstorming in classe)
1200 km di bellezza
Il corso si propone di introdurre lo studente alla lettura e all’analisi del film in lingua italiana attraverso una selezione antologica di testi di riferimento.
- Milleduecento chilometri è lunga l’Italia, dalle montagne del Nord al mare del Sud; dal bianco della neve all’azzurro del mare. Il film comincia dal Sud, approdo di gente che continua a raggiungere l’Italia, con negli occhi la ricerca di un destino, una ricerca fra speranza e tragedia, come documenta ancora oggi la cronaca. Vedere l’Italia con sguardi al passato, mostrando l’attesa e le premesse di un futuro, un ritorno alla Bellezza. Il film racconta un viaggio nella penisola realizzato soprattutto con i documenti dell’Istituto Luce, nei cui archivi compare un’Italia dai primi anni del Novecento, un lungo percorso fino ad anni vicini ai nostri. Un’Italia articolata, fatta di diverse forme di Bellezza, in un territorio che presenta caratteristiche particolari per ogni regione, dalla Valle d’Aosta e dal Friuli Venezia Giulia, dalla Toscana al Lazio, dalla Lombardia alla Liguria, dalla Campania alla Sicilia e alle sue isole; e così via. Venti regioni. Storia del territorio, del paesaggio, vita della gente e arte si mescolano da sempre. Lo spettacolo della natura s’intreccia con lo spettacolo del lavoro e della creatività italiana, aperta al mondo, amata e visitata dal mondo. Il film racconta questa Italia. Scenari, arte, lavoro, panorami, cultura, spettacoli, grandi personaggi.
VI. Settimana
Introduzione al cinema italiano, i film degli scrittori italiani nel cinema. Esempi di D’Annunzio, Moravia, Buzzati
Introduzione al cinema italiano
Il corso intende presentare possibili percorsi e metodologie per l’insegnamento della lingua e della letteratura italiana.
Verranno quindi proposte alcune tematiche di ambito linguistico e letterario per sperimentare specifici percorsi e modalità didattiche.
Il corso si propone di introdurre lo studente alla lettura e all’analisi del film in lingua italiana attraverso una selezione antologica di testi di riferimento.
Questa lezione è un ripasso dei concetti appresi durante il tremestre. In questa lezione oltre a fare un ripasso generale di tutti gli argomenti, si fa anche la valutazione degli studenti.
VII. Settimana
Svolgete il tema: “Se potessi andare in Italia ora, ....” Lettura in classe. (Brainstorming in classe)
Composizione
Il corso si propone di introdurre lo studente alla lettura e all’analisi del testo letterario in lingua italiana attraverso una selezione antologica di testi letterari delle epoche di riferimento.
Il periodo ipotetico è un’unità sintattica formata da due proposizioni (frasi):
– la subordinata condizionale (anche detta protasi) esprime la premessa, cioè la condizione da cui dipende quello che si dice nella principale ed è introdotta da se;
– la principale (anche detta apodosi) indica la conseguenza che deriva o deriverebbe dal realizzarsi della condizione espressa dalla subordinata.
VIII. Settimana
Visione del film “Gattopardo” e analisi dei personagi.
Recensione del film "Gattopardo"
Il corso si propone di introdurre lo studente alla lettura e all’analisi del film in lingua italiana attraverso una selezione antologica di testi di riferimento.
IX. Settimana
Svolgete il tema: “Parla del più grande poeta italiano, Dante Alighieri.” Brainstorming in classe. Letture in classe.
Svolgete il tema: “Parla del più grande poeta italiano, Dante Alighieri
Dante Alighièri. - Poeta (
Firenze , tra il maggio e il giugno 1265 -Ravenna , notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva a una famiglia di piccola nobiltà cittadina (il trisavolo di D., Cacciaguida, fatto cavaliere da Corrado III, morì nella 2a crociata, 1147), ma ai suoi tempi decaduta: egli faceva forse il prestatore, o comunque si occupava di affari. Tuttavia Dante (il nome è forma accorciata, familiare, di Durante) condusse da giovane vita da gentiluomo, e come tale militò nella cavalleria (battaglia diCampaldino , 1289). Aveva studiato grammatica e filosofia probabilmente presso i francescani di S. Croce, retorica forse conBrunetto Latini e a Bologna, dove in ogni modo si trovava nel 1287 o poco prima.
X. Settimana
L’italiano tra la letteratura e il cinema
L'italiano tra la letteratura e il cinema
Il corso si propone di introdurre lo studente alla lettura e all’analisi del film in lingua italiana attraverso una selezione antologica di testi di riferimento.
XI. Settimana
Visione di “Il deserto dei Tartari”
Recensione del film "Il Deserto dei Tartari"
Il corso si propone di introdurre lo studente alla lettura e all’analisi del film in lingua italiana attraverso una selezione antologica di testi di riferimento.
Il corso intende presentare possibili percorsi e metodologie per l’insegnamento della lingua e della letteratura italiana.
Verranno quindi proposte alcune tematiche di ambito linguistico e letterario per sperimentare specifici percorsi e modalità didattiche.
XII. Settimana
Analisi dei personaggi del film di “Il deserto dei Tartari”
Il Deserto dei Tartari
Il corso si propone di introdurre lo studente alla lettura e all’analisi del film in lingua italiana attraverso una selezione antologica di testi di riferimento.
l tenente Giovan Battista Drogo, di fresca nomina, viene assegnato alla fortezza Bastiani, un avamposto ai confini dell'impero che si trova dinanzi al deserto anticamente abitato dai Tartari. Giunto a destinazione Drogo avverte come ogni militare, dal soldato ai più alti gradi, sia in attesa dell'arrivo del nemico proprio dal da quella direzione e quanto la vita dell'intera guarnigione dipenda da quell'attesa. Drogo cerca di farsi trasferire ma l'atmosfera che regna nella fortezza finisce con l'affascinarlo e a impedirgli di andarsene.
Il romanzo omonimo di Dino Buzzati (edito nel 1940) aveva attratto da subito più di uno sceneggiatore e regista ma tutti avevano finito con l'arrendersi dinanzi alla difficoltà di ambientazione storica. Perché lo scrittore situa la vicenda in una dimensione atemporale e la stessa Fortezza Bastiani può essere considerata un luogo non identificabile (Buzzati si spinse a dire che avrebbe potuto anche essere la redazione del Corriere della sera per cui scriveva). Ecco allora che l'idea viene accantonata fino al 1963 quando il libro esce in Francia in edizione tascabile. Sarà Jacques Perrin (già attore per Zurlini in Cronaca familiare) a rilanciare l'idea. La collocazione storica viene fissata alla fine dell'Ottocento con una forte connotazione di eleganza e rigidità austro-ungarica che la famiglia Buzzati-Traverso aveva ben conosciuto. Il luogo (fondamentale) è la fortezza di Barn nel sud dell'Iran (ora distrutta dal terremoto del 2003).
Il film è fedele al libro (tranne che nel finale per problemi produttivi) perché fondamentalmente sia Buzzati che Zurlini condividevano una visione della vita dominata da un senso profondo di attesa, da una sensazione di inutilità, da una profonda malinconia."Vivere la vita non ha altro fine che lasciarla passare e la morte è l'unica giustificazione" così si esprimeva il regista individuando questo tema come il fil rouge di tutta la sua filmografia. Grazie a un cast di altissimo livello Zurlini rilegge non solo il mondo di Buzzati ma ci propone anche una personale visione del pascaliano 'silenzio dinanzi agli infiniti spazi' con questo che sarà il suo ultimo film.
XIII. Settimana
Visione di “La Ciociara”
Recensione del film "La Ciociara"
Il corso si propone di introdurre lo studente alla lettura e all’analisi del film in lingua italiana attraverso una selezione antologica di testi di riferimento.
Verranno quindi proposte alcune tematiche di ambito linguistico e letterario per sperimentare specifici percorsi e modalità didattiche.
Il corso si propone di introdurre lo studente alla lettura e all’analisi del film in lingua italiana attraverso una selezione antologica di testi di riferimento.
XIV. Settimana
Analisi dei personaggi del film di “La Ciociara”
La Ciociara
Il corso si propone di introdurre lo studente alla lettura e all’analisi del film in lingua italiana attraverso una selezione antologica di testi di riferimento.
1943. Cesira ha una figlia adolescente, Rosetta, ed è vedova. In seguito ai bombardamenti decide di lasciare la città per tornare al paese d'origine in Ciociaria. Qui conosce Michele, un giovane intellettuale che si innamora di lei. Dopo l'8 settembre gli alleati risalgono la penisola e sia lei che la figlia vengono violentate da un plotone di soldati marocchini.
Tratto dal romanzo omonimo di Alberto Moravia il film ebbe iniziali vicissitudini produttive che De Sica riassume così: "Ponti e Girosi in un primo momento pensavano di affidare il personaggio della madre ad Anna Magnani e quello della figlia a Sophia Loren. Ma non poterono concludere questo accordo per gli impegni assunti dalla Magnani. Fui io a prospettare a Ponti la possibilità di affidare la parte della madre a Sophia Loren e di ricorrere a una bambina di dodici anni per quello della figlia. In Ciociaria le ragazze si sviluppano in fretta e si sposano a quindici anni; bastava 'appioppare' due anni in più a Sophia e il conto sarebbe tornato."